Mobilità: un bisogno crescente che suscita spesso un vivo dibattito a livello politico e popolare.
Il progetto PoLuMe per il Comune di Val Mara (e non solo)
Premessa
Dal secondo dopoguerra in avanti l’infrastruttura dei trasporti nazionale (stradali e ferroviari) è via via cresciuta in modo significativo.
La crescita demografica, lo sviluppo economico e il cambiamento dei modi vita hanno generato un crescente fabbisogno di mobilità. Ci si sposta quotidianamente per lavoro o per formazione, ma anche molto nel tempo libero, senza dimenticare le esigenze di approvvigionamento per la produzione industriale e il commercio.
Dal 1971 ad oggi la popolazione svizzera ha votato 43 volte su temi legati alla mobilità.
Ma è soprattutto nel ventennio 1981-2000 che si sono poste le basi dell’attuale sistema dei trasporti e del suo finanziamento. Ricordiamo in particolare l’adozione in votazione popolare delle grandi opere ferroviarie: Ferrovia 2000 e Nuova trasversale ferroviaria alpina (Alptransit).
Sul fronte della rete stradale nazionale, che ha spesso suscitato opposizioni, molte iniziative o referendum non hanno raccolto un numero sufficiente di firme per andare al voto e dove si è potuto votare, non sempre gli oggetti sono stati accettati.
Fa eccezione l’Iniziativa delle Alpi, lanciata nel 1990 “per la protezione delle regioni alpine dal traffico di transito”, che nel 1994 è stata accolta da popolo e Cantoni.
Nel corso dell’ultimo decennio a sostegno dello sviluppo, della conservazione, della manutenzione e dell’esercizio delle infrastrutture dei trasporti, la popolazione accoglie la creazione di due importanti fondi di finanziamento: FOSTRA per le strade nazionali e le strade di agglomerato e FAIF per la rete ferroviaria.